In che modo il porno crea il cliente – Gail Dines / parte 2

Traduzione dall’inglese di Ilaria Maccaroni
Il gonzo e la deumanizzazione delle donne
Ora parleremo di qual è l’impressione reale che dà la pornografia. Quindi prima di tutto chiariamo alcuni termini: nessuno parlerà di pornografia soft o hard, ma si parla o di porno fischer o di porno gonzo. La ragione del perché nessuno parla di soft o di hard è che la pornografia soft è migrata nella cultura popolare. L’ipersessualizzazione della cultura: da Byoncé a Lady Gaga a Rianna a Britney Speare a Paris Hilton. Pensate solo al modo in cui 10-15 anni fa queste immagini sarebbero state considerate pornografia soft. Oggi, quando usiamo i media, diventiamo insensibili al livello dell’ipersessualizzazione, un fenomeno totalmente nuovo. Quindi a causa dell’ipersessualizzazione della cultura la pornografia deve diventare più hard per poter distinguere il suo prodotto da MTV per esempio.
Ora, per quale motivo l’industria del sesso pensa solo alla pornografia? Loro parlano di due cose, parlano o di fischer o di gonzo. Ora il porno fisher è quello che si chiama il “mercato di coppia”, per cui i film durano 1 ora e mezza, con musica soft a volte e delle storie ma con del sesso hard. Ora, nelle mie interviste, quel che ho scoperto è che l’uomo che fa uso di questi film con la sua ragazza, li usa per istruirla al sesso pornografico. Per esempio, c’è un’ottima intervista in un film intitolato “The Price of Pleasure” sulla pornografia, un documentario in cui un ragazzo parla del fatto che voleva avviare la sua ragazza al sesso anale e non sapendo come fare, le fece vedere un film fisher con del sesso anale. Lui la osservava, si concentrava sul suo comportamento per indovinare fino a che punto introdurlo nella loro vita sessuale in modo da non considerarla più “esperta” quando lei non lo guardava più. Per cui, se un maschio vi introduce al porno fischer, generalmente vuole abituarvi a fare sesso pornografico con lui. Ora questo è ciò che guardano donne e uomini insieme.
Quando gli uomini sono da soli, quello che guardano è il porno gonzo. Questo è, in parole povere, porno hard senza alcun contenuto narrativo. Il padre di questo tipo di porno hard è un uomo di nome Max Hardcore, lo avete mai sentito? Sul suo sito scrive: “Obbligo le mie ragazze a bere la mia urina, le prendo a pugni, gli riempio il culo e gli trapano la gola finché non vomitano”.
È un sadico del sesso. Un sadico del sesso in tutto e per tutto. È uno degli industriali di punta dell’industria gonzo.
Quando iniziai a svolgere le mie ricerche mi sono imbattuta in Max Hardcore 15 anni fa. Quando ho intervistato quelli dell’industria del porno, [mi dissero che] non si sarebbero mai avvicinati a Max Hardcore, nessuno avrebbe mai comprato i suoi film, lui era troppo distante da loro. Quando ero a Las Vegas aveva il negozio più grande al centro del salone di Las Vegas, e le file al suo stand che chiedevano l’autografo erano quelle più lunghe; ora si trova alla testa e al centro dell’industria del porno. Non esiste un altro modo migliore per raccontare la storia della pornografia come il racconto della totale marginalizzazione di Max Hardcore, che passa alla testa e al centro dell’industria del porno. Ora vi spiegherò cos’è il porno gonzo e come funziona.
Dunque, la prima cosa che si nota nel porno gonzo è che non c’è niente di simile a una donna: sono sgualdrine dagli occhi a mandorla, buchi, fighe e cassonetti di sperma.
Ora, perché [tu uomo] lo fai? Lo fai perché si evita che l’uomo che si sta masturbando fino al punto da rasentare la crudeltà sessuale, veda una qualche umanità in quella donna. Perché molti uomini che fanno uso di porno non sono dei sadici. Per cui la domanda rivolta all’industria del sesso è: come riesci a convincere degli uomini che non sono dei sadici sessuali a masturbarsi e ad eiaculare fino al punto di diventare dei sadici sessuali? Questo è il problema.
Tutti siamo d’accordo che un ragazzo di 12-13 anni non è un sadico sessuale, giusto? Ma usa materiale che è sessualmente sadico. Quindi cosa fai? Fai quello che i nazisti hanno fatto agli ebrei, fai quello che i bianchi hanno fatto ai neri, fai quello che gli eterosessuali hanno fatto ai gay e alle lesbiche; le disumanizzi, loro non sono come me e come voi, loro sono diverse.
Le donne nel porno non sono donne ma sono sgualdrine e cassonetti di sperma. Per cui lui mette una barriera tra voi e le donne che conoscete, come sua madre, sua sorella (lei non farebbe mai una cosa del genere), ma quella puttana, quel buco, quella troia lì, lei è diversa, non è come queste altre. Milf è l’acronimo di “Mother I would like to fuck” (mamma vorrei scopare) è diventato oggi un termine comune in America e proviene, in realtà, dal film “American Pie” che in realtà è un film per adolescenti. Per cui questo termine è nato nella cultura popolare e poi è passato alla pornografia e ora lo trovate ovunque.
Quindi quel che si fa innanzitutto, e questo è molto importante per la tratta – poiché quel che stiamo affermando è che le donne nell’industria del porno sono diverse dal resto delle donne che conosciamo -, è innalzare questa barriera, per cui quando si arriva al sadismo sessuale loro non guardano in faccia quelle donne e non le vedono come esseri umani ma piuttosto come delle sgualdrine o dei buchi. E vi posso assicurare che quando faccio le mie lezioni universitarie in America, gli uomini sostengono che alle donne nella pornografia piace assolutamente fare quello che fanno. Io allora rispondo: ditemi, allora, avete svolto degli studi empirici, ne avete intervistate alcune ecc., e loro ribattono che, certo, è evidente che gli piace fare quello che fanno. E la cosa interessante è che capita anche il contrario, che cioè vengano considerate delle brave attrici: queste donne non sono delle brave attrici, d’accordo? Puoi vederle piangere, puoi vederle scioccate, alla fine non gli piace fare quello che fanno, non sanno che fare, mentono completamente.
Quindi addentriamoci nei contenuti della pornografia. E cominciamo con il gonzo molto standard; come definite il gonzo? Sapete, spesso le persone mi chiedono: come definisci la pornografia? Questa è la prima domanda che mi fanno.
Ora, se io venissi qua a parlare dell’industria automobilistica, qualcuno mi chiederebbe con insistenza di definire una”auto” prima che ne cominci a parlare? Siete d’accordo con me sul fatto che se l’industria automobilistica continua a produrre quella cosa che va su quattro ruote e ha un volante, è una macchina, lo prendete più o meno per buono, giusto?
Se l’industria del porno produce questo, prendo per buono che si chiami pornografia, non dovete spendervi in discussioni lunghissime su come è e come non è ecc. Se ne volete una definizione accademica, io personalmente preferisco attenermi a ciò che l’industria ci dice. Ora parliamo di quello che è.
Gonzo. Come riconoscete il gonzo? L’atto principale del gonzo è soffocare la donna con il pene finché lei non si strozza. Finché non si strozza, nel vero senso della parola. Il trucco le scorre sul viso, soffoca e a volte vomita e il suo vomito rimane sulla scena del film anche dopo. Quindi, questo è il gonzo numero uno. E vorrei dire una cosa con molta chiarezza: la pornografia di cui stiamo parlando ora è pornografia mainstream. Questo è il tipo di pornografia che vediamo quando un ragazzino di 11 anni e mezzo digita sulla sua tastiera la parola “porno” su google, questo è quello che gli appare. Non appare nient’altro. Quando stavo scrivendo il mio libro, passavo ore a cercare il porno non-gonzo. Mi sono imbattuta in questo sito [mostra l’immagine allo schermo] nel giro di 15-20 secondi. E se mi ci imbatto io in 15-20 secondi, figuratevi un ragazzino di 12 anni in 10 secondi. Lo capite questo? Voglio chiarire qui che non avevo intenzione di avvicinarmi al peggio dell’industria, non lo sopporto, ma questo è il porno mainstream. Vi rendete conto?
Quindi un ragazzino di 11 anni e mezzo con ha gli ormoni impazziti, digita “porno” su google, lui pensa di visualizzare dei seni solo che visualizza questo. Ora la domanda è: come riescono a tenerlo connesso al loro sito? E i pornografi ci pensano con molta attenzione.
Ora permettete che vi legga un testo preso dal sito “ Gag me and Fuck me” (strozzami e scopami).
“Sapete cosa diciamo a quelle cose come le storie d’amore e i preliminari amorosi? Diciamo: vaffanculo! Questo non è un altro sito di quei pistolini mezzi rizzati che cercano di fare colpo su intrepide sgualdrine. Prendiamo delle splendide giovani puttane e facciamo quello che ogni uomo vorrebbe fare VERAMENTE. Le facciamo strozzare finché il trucco non comincia a colargli addosso, e poi non gli si infiammano tutti i buchi – della vagina, dell’ano, penetrazioni doppie, qualunque cosa violenta che implica un cazzo e un orifizio. E poi gli facciamo il bagno appiccicoso.
Ora tutto questo è molto astuto. Pensate a come queste parole turbino un bambino. Ha 12 anni. Non pensa di visualizzare questo sito. Quindi, quale sarà la sua reazione quando vedrà “Gag me and Fuck me”? [sussulta e si mette le mani tra i capelli]. Dico bene? Chiunque di voi abbia un figlio di 12 anni lo capisce, ricordate i vostri figli a quell’età? Mio figlio scatterebbe sulla sedia se leggesse una cosa simile. Ma guardate quello che dicono, proprio così: “Facciamo quel che ogni uomo vorrebbe fare VERAMENTE”. Vedete cosa fanno? Stanno lanciando un’esca. Stanno dicendo al dodicenne: sei un vero uomo? Perché se lo sei, questo è quello che vuoi fare. E cosa dirà il dodicenne? “Non sono un vero uomo, non posso affrontare una cosa del genere”. Perché lui sta sviluppando la sua mascolinità.
Ora, come sviluppate la vostra mascolinità? Ve ne andate a spasso per la cultura e intuite cosa significhi essere un uomo. Anche le donne fanno lo stesso e intuiscono cosa vuol dire essere una femmina. Noi abbiamo Lady Gaga, Byoncé, Rhianna mentre loro hanno questo.
Ed è un modo molto astuto per accalappiarli a livello psicologico. È come un ragno che tende una trappola. Questo è quello che stanno facendo. Perché quello che spiegherò è che il ragazzino che viene eccitato, viene anche traumatizzato. Ed è per questo che dobbiamo pensare al ragazzino come una vittima dell’industria del porno. Fare questo a un dodicenne significa vittimizzarlo e traumatizzarlo. Perché questo non è quello che cerca. E sapete una cosa? Questa è l’età in cui lui sviluppa il suo modello sessuale. Quindi, più sviluppa il suo modello sessuale attraverso il porno e più il porno plasma il suo comportamento. Più il porno lo plasma e con maggiore probabilità è destinato a diventare un cliente della prostituzione. Poiché, quante donne troverà? Perché lo farà, vorrà fare queste cose. E quello che accade è che la domanda è in aumento.
L’altra parte rilevante del porno gonzo è il sesso anale molto molto spinto. Ora il lavoro che svolge il porno anale è di inviare un messaggio alle donne nella pornografia che è questo: non sei nient’altro che uno sporco buco. Dunque, fatemi leggere la copia promozionale. Questo estratto è preso dal film Analy Rippeded Whores: Noi di Porcheria Pura sappiamo esattamente quello che vuoi, e te lo diamo. Queste passerotte vengono scopate analmente finché i loro sfinteri non diventeranno rosa, gonfi e completamente distrutti. Ci potrebbero essere delle scorte di pannoloni da adulti per queste troie quando avranno finito.
Quanti di voi sono scioccati in questo momento? Questo è il porno mainstream. E concorderete con me che non c’è bisogno di un sadico mediatico delle PussyCats Dolls per costruire questa roba qui. È abbastanza chiaro no? È chiaro che usa l’odio contro le donne. E, di nuovo, questa è l’età in cui i ragazzini sviluppano il loro modello sessuale.
Ora veniamo al film porno standard. È quello con una donna e tre uomini mentre lei viene penetrata nell’ano, nella vagina e nella bocca allo stesso tempo. Completamente martellata mentre le tirano i capelli, le sputano in faccia e la chiamano “buco”, “puttana”, “troia”. E alla fine, la ricoprono di sperma. In un recente studio, ai ragazzi viene chiesto quale sia l’atto sessuale che desidererebbero fare. E sapete cosa ha risposto l’80% di loro? Eiaculare in faccia a una donna. E come ci sono arrivati? Questo è successo in America. E sono sicura che non ci sia differenza tra lì e qui. Perché la pornografia è internazionalizzata.
Quel che dobbiamo fare veramente è riflettere su queste cose. Sono andata in Islanda e ho detto le stesse cose agli islandesi, sono andata in Norvegia e ho detto le stesse cose ai norvegesi, sono andata in Australia e ho detto le stesse cose agli australiani e sono andata nel Regno Unito e ho detto le stesse cose ai britannici. Ho detto loro: capite che un gruppetto di uomini nella Valle [di San Fernando] a Los Angeles sta plasmando i modelli sessuali dei vostri figli? Capite che in Islanda il modello sessuale dei ragazzini islandesi viene plasmato da un gruppetto di americani? Capite che in Israele il modello sessuale degli uomini israeliani viene plasmato da un gruppetto di americani a Los Angeles? È così che funziona, in realtà, la colonizzazione culturale. Perché quando colonizzate sessualmente una cultura è allora che li avete davvero in pugno.