Mito 7: Il porno significa libertà sessuale per le donne

Traduzione di Giulia C. 10 miti sul porno a cura dell’Associazione Talita

C’è chi afferma che la pornografia sia una forma di libertà sessuale per le donne. Ma questa libertà che cosa comporta? Da cosa sarebbero liberate le donne? Nel corso della storia e in tutto il mondo, la mancanza di diritti e libertà delle donne è da sempre causata dal patriarcato, un sistema all’interno del quale gli uomini detengono potere e privilegi nei confronti delle donne in ogni aspetto della società. La distribuzione diseguale del potere tra i sessi conferisce agli uomini potere sulle vite, sui corpi e sulla sessualità delle donne; fin dalla nascita, gli uomini sono socializzati a credere di avere dei diritti nei confronti del corpo femminile. I ruoli di genere tradizionali definiscono le donne come passive, sottomesse e inferiori, e gli uomini come controllanti, dominanti e superiori. In questo contesto, quali elementi sarebbero necessari per portare alla liberazione dal patriarcato? La definizione di liberazione è “l’atto di liberare qualcuno dalla prigionia, dalla schiavitù o dall’oppressione”. Una vera liberazione sessuale ha quindi bisogno: della liberazione dai ruoli di genere tradizionali che rendono possibile la dominazione maschile delle donne; di una distribuzione paritaria del potere tra gli uomini e le donne; e del rafforzamento dei diritti delle donne all’autodeterminazione sul proprio corpo e alla libertà dalla violenza sessualizzata.

La radice della parola porno, porne, vuol dire “puttana”, “prostituta”, “schiava sessuale senza valore”; una definizione rivelatrice, se consideriamo il trattamento riservato dall’industria pornografica nei confronti delle donne e delle ragazze, emarginate e vulnerabili a livello socioeconomico e che hanno già subito varie forme di violenza sessualizzata, inclusa la prostituzione. La pornografia è un’industria multinazionale creata dagli uomini per gli uomini, un mezzo che perpetua uno squilibrio di potere sessualizzato che vede gli uomini come dominanti e potenti, e le donne come sottomesse e impotenti. Nella pornografia l’idea che le donne non abbiano diritto a dire “no” e che traggano piacere da tutto ciò a cui gli uomini le sottopongono, per quanto degradante e violento, viene rafforzata. Di conseguenza, affermare che la pornografia rappresenta una fonte di liberazione sessuale per le donne significa ignorare le strutture sociali patriarcali esistenti. La liberazione sessuale non può mai implicare la mancanza di libertà e l’oppressione di qualcun altro; la liberazione delle donne necessita della liberazione di tutte le donne.

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