OnlyFans e la realtà della prostituzione online

Traduzione e immagine di Giulia P.
INTRODUZIONE
Libro bianco di Silverman, da Culture Reframed 21 marzo 2023
Durante la pandemia di Covid-19, quando il mercato online degli influencer ha registrato un boom, OnlyFans è emersa come una piattaforma leader per i creator al fine di monetizzare i loro contenuti.
OnlyFans è una piattaforma social online per la quale gli utenti pagano un abbonamento mensile per visualizzarne i contenuti – foto, video, livestream e altro.
Chiunque può creare contenuti sulla piattaforma, dai personaggi pubblici, a istruttori di fitness e musicisti.
Con milioni di utenti e pagamenti per miliardi di dollari, OnlyFans viene presentato come un modo rivoluzionario per i creatori di contenuti e i fan di “connettersi in modo autentico”.
Il sito è noto soprattutto per i suoi contenuti per adulti.
Secondo Eric Silverman, ricercatore associato di Culture Reframed, “OnlyFans non si pubblicizza come un mercato pornografico, ma il porno è la ragione per cui esiste”. Fino al 98% dei creatori di contenuti pubblica video e foto di se stessi in pose sessualmente esplicite, e alcuni vendono anche video personalizzati e performance tramite webcam dal vivo. Silverman sostiene che OnlyFans è prostituzione – la vendita di sesso e servizi sessuali/servizi di supporto emotivo principalmente da parte di donne per uomini.
Al recente evento virtuale di Culture Reframed, “Pornografia e prostituzione: Il filo conduttore”, Silverman ha presentato un’anali si approfondita dell’ecosistema pornografico online in cui i servizi sessuali vengono contrattati e venduti. Silverman sostiene che questo ecosistema nasce e dipende dal porno online: siti web porno mainstream, OnlyFans e altri servizi di abbonamento ai contenuti e piattaforme di webcamming sessuale. Nella sua presentazione, Silverman ha analizzato la realtà di questo ecosistema e le sue connessioni con la prostituzione. Afferma che questi siti e servizi non consentono, come sostiene OnlyFans, lo sviluppo di “relazioni autentiche”, ma, al contrario, vendono uno sfruttamento sessuale non autentico, con conseguente prostituzione online.
In un recente libro bianco pubblicato da Culture Reframed, Silverman approfondisce ulteriormente l’argomento e si schiera contro la convinzione sbagliata che le piattaforme di webcamming siano un fattore di potere per le donne. Secondo Silverman, “Il webcamming e OnlyFans sono semplicemente versioni online di un vecchio e stanco patriarcato che mercifica i corpi delle donne come oggetti sessuali usa e getta”.
Il webcamming è un’industria fiorente. Infatti la piattaforma Chaturbate ha ricevuto 470 milioni di visite nell’ottobre 2022 e si è classificata tra i primi 50 siti web visitati in tutto il mondo. L’interazione tra performer e utenti consiste principalmente in mance per atti sessuali. Gli utenti acquistano gettoni virtuali, che consentono alle piattaforme di eludere le restrizioni bancarie sui pagamenti per il sesso.
Secondo Silverman, “I siti porno mainstream, OnlyFans e le piattaforme di webcamming sessuale sono i pilastri di un ecosistema pornografico online, commercializzato alle donne come nuovo, divertente, gratificante, emancipante. In realtà, si tratta della solita vendita di donne per il piacere degli uomini”.
OnlyFans, sostiene Silverman, viene commercializzato come un modo per le donne di celebrare la propria sessualità, affermare l’autonomia corporea e rifuggire dai lavori a basso salario, ma la realtà è ben lontana da questo. In realtà, il sito perpetua la vendita di donne per il piacere degli uomini, e attira donne vulnerabili in un’industria pericolosa e sfruttatrice.
PRIMA PARTE
OnlyFans e Pornhub
La maggior parte dei siti porno più popolari è disponibile gratuitamente e non come OnlyFans che richiede una registrazione. Per iscriversi a questa piattaforma è necessario inserire nome, e-mail, password e una carta di credito. (OnlyFans accetta Visa, Master Card, Diners Club, Discover e JCB, tra gli altri). Non ci sono costi di iscrizione né obblighi di spesa, ma una carta di credito valida è obbligatoria e facilita l’iscrizione ai creatori di contenuti.
Nel settembre 2022, Eric Silverman, ricercatore associato di Culture Reframed, ha selezionato in maniera casuale quella che viene definita una delle migliori performer di Pornhub, la quale vende contenuti su ManyVids, FanCentro e Fansly. Silverman ha visitato anche la sua pagina OnlyFans.
La pagina in questione, gratuita, mostra circa 1.000 post, la maggior parte dei quali include foto che hanno più di un milione di like. Come nella maggior parte delle pagine gratuite, le foto mostrano uno stile pornografico, dove la donna è parzialmente, o talvolta appena, vestita.
Chiunque abbia un account OnlyFans può dunque visitare la pagina e vedere le sue foto. Si può anche dare una mancia alla performer all’attrice, che viene addebitata sulla carta di credito in archivio. Queste immagini hanno lo scopo di invogliare il fan ad acquistare video espliciti o un abbonamento alla sua pagina a pagamento o VIP, possibilmente entrambi.
Un abbonamento alla sua pagina OnlyFans a pagamento varia da 10 dollari per 30 giorni a 83,96 dollari per sei mesi. Gli abbonamenti a OnlyFans sono addebiti ricorrenti, a meno che l’abbonato non li cancelli. Su questa pagina, la performer – o, più probabilmente, la sua agenzia – ha pubblicato 335 video e foto, nessuno dei quali è visibile senza un abbonamento a pagamento.
Questa performer è già famosa nell’industria del porno.
Anche donne meno conosciute hanno pagine OnlyFans?
Per scoprirlo, a settembre del 2022 Eric Silverman ha visitato Pornhub, che non richiede alcun pagamento, registrazione o un clic superficiale su un pulsante “Sono maggiorenne”. La homepage mostra i video pubblicati di recente. Scorrendo alcune pagine su Google, Silverman ha scoperto che il 75% delle donne che si esibiscono nei 44 video visualizzati vendevano contenuti su OnlyFans. Pornhub aveva 2.273 pagine di recente pubblicazione, o 100.012 video. Tre quarti di questi – molte decine di migliaia di performer – equivalgono a una quantità considerevole di porno disponibile per l’acquisto su OnlyFans, (la maggior parte delle donne senza account vendeva contenuti su siti simili).
L’importo richiesto da una performer per un abbonamento a OnlyFans aumenta con la sua popolarità. Per esempio una donna chiedeva solo 4,99 dollari al mese. Per una mancia di 5 dollari, un’altra inseriva il nome del fan in una lotteria per vincere un “Free dick rating video”.
I social media sono un importante mezzo per pubblicizzare OnlyFans. Twitter e Snapchat sono i più utilizzati, poiché entrambi consentono la nudità e il porno. Inoltre, OnlyFans consente ai creatori di contenuti di sincronizzare il proprio account con Twitter. Ma i creator si promuovono anche su Instagram, Facebook, Tumblr, TikTok, YouTube, Reddit, Telegram, Peach, Twitch, SuicideGirls, Cameo, Discord e altro ancora. Ironia della sorte, molte di queste piattaforme non consentono la nudità e nemmeno i link a OnlyFans. Quindi, chi vuole sponsorizzare la sua pagina Onlyfans deve essere scaltro. Qualsiasi account di Onlyfans su TikTok, ad esempio, è inteso come venditore di porno, non di consulenza fiscale, su altri siti (Browne, 2021). I performer eludono questi divieti anche creando pagine su piattaforme di intermediazione, come AllMyLinks e LinkTree, in cui elencano i loro siti OnlyFans, webcamming e altri siti correlati al porno. Poi pubblicizzano l’indirizzo web attraverso i social media.
Alcuni fan vogliono acquistare regali per le “influencer” su Onlyfans. Per questo motivo, i profili OnlyFans e webcamming spesso includono link alle liste dei desideri di Amazon, (siti web di ecommerce simili con liste dei desideri sono WishTender e Throne). Non sorprende che queste liste includono articoli come la lingerie. Ma comprendono anche prodotti più banali: cuscini, sedie, gioielli, scarpe, articoli per animali, macchine per caffè espresso, valigie e carte regalo per Wendy’s, Starbucks, Subway, Southwest Airlines e altro ancora.
OnlyFans e il webcamming
Ricordiamo che OnlyFans è una destinazione o un mercato per l’acquisto di foto, video e aggiornamenti come blog di modelle e performer. Una di queste donne è Katerina dall’Ucraina, che esercita su Chaturbate.
Sul suo profilo Chaturbate, Katerina ha postato un link alla sua pagina OnlyFans. L’abbonamento è poco costoso. La sua tariffa mensile regolare è di 10 dollari, ma nell’ottobre 2022 era in vendita a soli 3 dollari al mese. A questa tariffa, è improbabile che generi molte entrate. La maggior parte delle donne su Chaturbate si esibisce da sola. Ma Katerina spesso trasmette in live streaming con molte altre giovani donne, nessuna delle quali sembra avere più di vent’anni. Su molte piattaforme di webcamming, infatti, si vedono performer dall’aspetto preoccupantemente giovane.
Katerina ha pubblicato 260 foto e 410 video su OnlyFans. Tutti presentano attività sessuali esplicite, come masturbazione, spesso con giocattoli sessuali. Nei video, le giovani donne schiaffeggiano spesso le natiche, un’attività comune nel webcamming, e ondeggiano continuamente al ritmo di brani pop e musica techno. OnlyFans consente un dialogo testuale, che arriva qualche secondo dopo o è asincrono, tra e fan. Sulla pagina di Katerina, le conversazioni sono generalmente commenti dei fan sulla falsariga di (questo è testualmente): “???? Bocca calda, Lingua calda, Tette calde, Culo caldo, Figa calda HOT HOT”.
Nella parte superiore della sua pagina OnlyFans, Katerina ha pubblicato i link alle sue webcam room, ad altri siti web porno e ai suoi account sui social media, come Snapchat, Twitter e YouTube. Come molti performer, Katerina vende abbonamenti su alcuni dei suoi social media, tra cui Instagram, oltre a video chat e messaggi su WhatsApp e Skype. Sulle sue pagine OnlyFans, inoltre, mostra i suoi programmi settimanali di webcamming per Chaturbate, Stripchat e la piattaforma in lingua polacca ShowUp.tv. Ha anche incluso un link alla sua lista dei desideri su Amazon, che comprende giocattoli sessuali e abiti succinti, una borsa, sandali Calvin Klein e occhiali da sole Gucci, oltre a barrette Snickers e M&Ms.
Il profilo Chaturbate di Katerina include anche i link ai suoi account sui social media. Ma mentre gli abbonamenti attraverso OnlyFans sono addebitati sulla carta di credito dell’utente, Chaturbate addebita i token, che sono addebitati su una carta di credito. Come la maggior parte delle cam girl, anche il profilo di Katerina fornisce un link alla sua pagina OnlyFans ed elenca i suoi più grandi clienti o “migliori amanti”. Conclude il suo profilo con: “Il vostro sostegno e il vostro amore fanno sì che i miei sogni diventino realtà”.
Anche Katerina, come quasi tutti i creatori di contenuti pornografici, ha pubblicato un menu delle mance. Per vari importi di gettoni, ad esempio, mostrerà i suoi piedi, indosserà collant, si schiaffeggerà il sedere o inserirà un plug anale. Altre performer elencano “cubetti di ghiaccio sulle tette”, “sculacciate”, sputare sui loro seni, valutare i genitali di un uomo, guardarlo mentre raggiunge l’orgasmo e molto altro. Il menu dei suggerimenti di Katerina include anche “bere un bicchierino di vodka”, un’opzione insolita, dal momento che molte piattaforme vietano l’uso di alcol, droghe e intossicazione per prevenire le contestazioni legali del consenso.
Particolarmente inquietante è il fatto che Katerina applichi dei morsetti ai seni e ai genitali.
Ciò sembrerebbe violare i termini e le condizioni di Chaturbate, che vietano “azioni non sicure reali o simulate, tra cui violenza, sangue, tortura, dolore … o qualsiasi azione associata a causare danni fisici o emotivi” (Chaturbate, n.d.). Certo, è possibile che Katerina tragga onestamente piacere dall’uso dei morsetti e lo faccia per sua libera scelta. Forse lo stesso vale per altre donne su Chaturbate che si infilano mazze da baseball nell’ano, agganciano cavi per auto al seno e si leccano le ascelle (van Doorn & Velthuis, 2018). Ma secondo Eric Silverman è molto più probabile che le pinze illustrino semplicemente fino a che punto molti performer si spingono, per coercizione o per disperazione economica, per guadagnare un po’ di soldi.
La maggior parte degli studiosi che si occupano di webcamming e OnlyFans non è d’accordo con la critica mossa contro Onlyfans. Uno tra questi ha criticato le piattaforme che vietano comportamenti sessuali “non normativi” (ad esempio, l’asfissia erotica) e il “lavoro a servizio completo” o la prostituzione (Stegeman, 2021). Un’altra definisce il divieto da parte di OnlyFans di alcune attività, come il “fisting estremo” (OnlyFans, Termini di servizio: Politica d’uso accettabile), “coercizione economica” (Easterbrook-Smith, 2022). Non si tratta di fare kink-shaming, come mette in guardia un giornalista (Tierney, 2018), ma di condannare la crudeltà sessuale. Lo stesso giornalista ha infatti riferito di cam girl a cui è stato chiesto di inviare agli uomini le loro foto d’infanzia, di vomitare mentre si masturbava con un dildo, di pronunciare nomignoli razzisti, di spedire loro mutandine sporche o fluidi corporei e di inserire salsicce nei loro genitali.
Dobbiamo anche segnalare un altro aspetto inquietante di OnlyFans e del webcamming, ovvero la sessualizzazione dei bambini. Queste piattaforme hanno generalmente due aree di interesse: una sezione che mostra l’esibizione o il video dal vivo e una barra laterale dove la performer e i suoi fan scrivono messaggi. L’area principale è spesso caratterizzata dallo svilimento sessuale, come appena descritto, mentre nella barra laterale i fan inviano suggerimenti, che possono includere l’acquisto di emoticon carine. È quindi possibile che un fan mostri la sua gioia per il fatto che Katerina si applichi una pinza al seno pagando gettoni per visualizzare piccole vignette di fiori, orsacchiotti, un sole sorridente e cuori. La stridente contrapposizione tra infantilismo e violenza sessuale è inquietante.
Così come la presenza di animali di peluche nelle liste dei desideri di alcune performer su Amazon.
Questi peluche sono forse intesi come oggetti di scena per attirare nella camroom uomini interessati all’effetto infantilizzante (per gli stessi suggerimenti, si veda Mathews, 2017). È noto che i predatori utilizzano TikTok e Discord per indurre i bambini alla pornografia, all’abuso sessuale e al traffico di esseri umani (Kelly, 2022; Levine, 2022). Esiste anche un mercato per i siti di webcamming che presentano violenze sessuali su minori. Non si tratta di un problema di pochi squilibrati, ma di un comportamento criminale che si intreccia senza soluzione di continuità nell’intero cyber-ecosistema di OnlyFans e del webcamming.
Il controllo sulle donne
Un oggetto onnipresente nell’ecosistema pornografico è il Lovense, un vibratore o sex-toy dotato di Bluetooth e controllato a distanza. Questi dispositivi sono tecnicamente noti come “teledildonici” o “cyberdildonici”. Lovense è un’azienda di tecnologia sessuale con sede a Singapore. Altre aziende di questo tipo sono RealTouch, OhMiBod, Satisfyer e We-Vibe. Ma il Lovense Lush è il gold standard. Questi oggetti, ha scritto un giornalista, stanno “allargando i confini del benessere sessuale” (Dawson, 2022). Ma su OnlyFans e sulle piattaforme di webcamming, i gadget non sono usati per il benessere, ma per controllare, e quindi danneggiare, le donne. (Alla maggior parte degli studiosi sfugge questo punto, ad esempio Döring et al., 2021; Faustino, 2018; Liberati, 2017; una valida alternativa è Sparrow & Karas, 2020).
Per utilizzare il dispositivo, la performer scarica l’app Lovense, che collega il suo computer o laptop al vibratore tramite Bluetooth. L’aspetto più importante è che l’app è integrata nella maggior parte delle piattaforme di webcamming. Utilizzando l’app, la performer assegna un prezzo in gettoni ai livelli di intensità e durata (ad esempio, basso, alto, terremoto e fuochi d’artificio). Inserisce il dispositivo, lo accende e i clienti nella sua cam room possono depositare i gettoni per attivare automaticamente le vibrazioni. Quando la performer induce gli uomini a scalare il suo piacere depositando sempre più gettoni, si contorce e ansima per l’apprezzamento.
Questi sex toys sono rosa neon. Sui siti di cam, si vedono le code fluorescenti di questi dispositivi sporgere dai genitali, dagli indumenti intimi e dalla lingerie di una modella dopo l’altra. Quando un utente dà una mancia a una performer per attivare il suo dispositivo, tutti i presenti sentono un segnale acustico, un bip o un tintinnio, come in un gioco di carnevale. Se più spettatori danno la mancia, i suoni si susseguono rapidamente, un’assurda colonna sonora per una performance inquietante.
La performer rimane in preda all’estasi per tutto il tempo in cui i suoi fan depositano le mance e il dispositivo continua a vibrare. I fan annoiati andranno semplicemente altrove. Nonostante il piacere incessante, la performer deve anche guardare costantemente lo schermo per leggere le richieste e le domande del pubblico e per digitare le sue risposte. La conversazione avviene anche verbalmente, e la maggior parte delle performer in genere ringrazia ogni mancia con il loro nome utente, anche in questo caso, mentre lei sta presumibilmente salendo alle vette del piacere.
Il fatto che gli uomini “possano attivamente farti raggiungere l’orgasmo con una mancia è un grande stimolo per loro”, afferma un sito di camming (Adult Girl Boss, 2022). Ma questi sex-toys non sono per il piacere delle performer. Il loro scopo è quello di eccitare i clienti maschi attraverso l’illusione della loro potenza sessuale: tutto ciò che serve per soddisfare una donna, a suo piacimento, è qualche gettone.
Un po’ lo stesso squilibrio di potere, solo più grave, è stato suggerito in un post sul blog Fan-topia: “Consigli e trucchi utili per i creatori di contenuti su Onlyfans”. Il blogger raccomandava il “gagging”: “Il gagging si riferisce al soffocamento [sic] leggero da parte del partner fino a fargli emettere dei conati di vomito. Spesso è il partner maschile che si eccita al suono dei conati di vomito della sua partner, sapendo di essere abbastanza potente da farle venire i conati di vomito. Allo stesso modo, il partner sottomesso può godere della sensazione di stordimento che deriva dal soffocamento o dalla sensazione di avere qualcosa spinto in gola fino al punto da provocare conati di vomito” (Fan-topia, 2021; si veda anche Perry, 2020).
Una performer online ritiene che gli uomini siano attratti da OnlyFans e dal webcamming perché “percepiscono le loro mogli o fidanzate come puttane miserabili” (Harding, 2012). Altri uomini sono troppo timidi per uscire con qualcuna, troppo impegnati sul lavoro o troppo “poco attraenti” e quindi assetati di approvazione e affetto (Aella, 2018; si veda anche McGehee, 2015). Ma queste piattaforme offrono una soluzione ancora peggiore: la violenza sessuale contro le donne. E come dovrebbero affrontare le performer il loro tributo emotivo? La risposta di un blogger: “Ubriacarsi un po’… Le camgirl tendono a bere molto… una volta una mia amica mi ha detto che era solita entrare in cam, svenire e svegliarsi ogni mattina con mille dollari” (Aella, 2018).
Gli uomini che frequentano l’ecosistema pornografico online sono spinti da una sola ragione: la misoginia. Una ex performer ha commentato in un’intervista: “Piangevo praticamente ogni giorno dopo il lavoro per lo stress e la tensione di tutti gli stronzi che entravano nella mia stanza e abusavano di me” (Marsh, 2016).
Non sorprende che questo ecosistema non mostri una visione alternativa della mascolinità. In effetti, OnlyFans e il webcamming tendono a vedere gli uomini come dei sempliciotti cafoni. Alle performer viene suggerito di influenzare gli uomini a dare la mancia dicendo cose come: “Questo è un nome molto maschile” o “Chi vuole darmi il primo orgasmo della giornata?”. Poiché alcuni uomini si eccitano quando sconfiggono i rivali per ottenere l’attenzione delle donne e queste ultime dovrebbero organizzare delle gare. Un’altra strategia consiste nell’utilizzare l’antagonismo, come scrive un blogger:
«Se hai soldi da spendere, ti consiglio di trovare una camgirl che guadagna poco e di darle una mancia che pensi la renda felice. Prestate attenzione a come vi sentite.
Una grande attrattiva è il potere di rendere qualcuno felice, o triste, di fargli fare quello che vuoi. Volete che gli uomini sentano questo potere nel modo più viscerale e diretto possibile e uno dei modi più semplici per farlo è l’antagonismo nei vostri confronti. Non intendo necessariamente in senso negativo: intendo dire che si tratta di una narrazione che non vuole fare una cosa per qualsiasi motivo. “Quel dildo è troppo grande”, “Oh mio Dio, non posso avere un altro orgasmo”, “Non voglio sculacciarmi”, ecc. Questo può essere fatto con un evidente tono di divertimento; non intendo dire che questi ragazzi vi abusino o vogliano abusare di voi – quasi sempre non vogliono abusare di voi – ma solo che una certa tensione giocosa tra voi e loro li fa sentire con estrema chiarezza il loro legame con voi.» (Aella, 2018)
Un’agenzia di modelle raccomanda Batman Day e Naughty Nurse Day (Boleyn Models). In un’intervista sul suo personaggio on-camera, Zeya Marsh – un evidente pseudonimo – dice: “Ho un’intera personalità alternativa. Lovely Zeya, è vicina alla mia vita reale, ma senza tutti i normali alti e bassi o le cose cattive. Questa Zeya alternativa è una ragazza maliziosa che ama il sesso e lavora in uno studio cam perché la eccita. Gli uomini nel mondo reale non la soddisfano, si soddisfa solo quando i membri la guardano masturbarsi mentre lei apparentemente fantastica su di loro (Marsh, 2016)”. Parte della violenza di OnlyFans e dei siti di webcamming è il modo in cui queste piattaforme inquadrano gli spettatori maschi in modo che appaiano vuoti come le donne che si esibiscono per loro.
Come ha scritto un’altra performer riguardo i suoi fan: “Il mondo reale è ostile per loro, una moglie che li sminuisce, una fidanzata che li fa sentire in colpa o un lavoro che li distrugge. Io sono la loro via di fuga, qualcuno che può ascoltarli e persino lasciarli elaborare le loro fantasie sessuali” (Marsh, 2016). Ma la fuga che offre agli uomini che si sentono impotenti nel mondo reale è una finzione di controllo sulle donne. Questo messaggio ha sicuramente un impatto sulle donne reali che questi uomini incontrano nella loro vita offline. Lo ha ammesso la stessa interprete. “Molti uomini vogliono che io li domini. Sono gli stessi che fanno del male alle donne nella vita reale, e pensano che lasciandosi dominare da me, in qualche modo compensino il fatto di essere degli stronzi” (Marsh, 2016). Oppure, come ha scritto un altro: “È meglio [per gli uomini] trovare una forma di sfogo online piuttosto che andare in giro ad aggredire le persone” (Sally XXX, 2021).
Certo, né Zeya Marsh né Sally XXX stanno scrivendo resoconti accademici. Ma se si presume che ciò che dicono qui sia onesto, allora i loro commenti chiariscono che il mondo online di OnlyFans e del webcamming non è una mera fantasia, ma è intrinsecamente connesso alla violenza del mondo reale. E se i loro racconti sono fittizi, la tesi generale di questo rapporto di ricerca rimane intatta e supportata dalle fonti scientifiche che sono state citate precedentemente assieme ai numerosi altri esempi di aggressione e violenza che le performer sono disposte a tollerare e ad auto-infliggersi.
La connessione tra ciò che accade sullo schermo e fuori dallo schermo è il motivo per cui molte fantasie sessuali online sono così spaventose. Nella sua raccolta di racconti basati sulle proprie esperienze di camming, Eliza Wilde scrive di una performer che ha raccontato di un uomo che le ha chiesto di fingere di essere un’assassina a pagamento che faceva sesso con le sue vittime prima di ucciderle e poi fingersi morta. “Alla fine del gioco di ruolo (dopo avermi ucciso), per favore usa il rossetto rosso per mettere molti punti rossi sulle tette e sullo stomaco e farli sembrare fori di proiettile nel tuo corpo”. Le ha anche chiesto di “scuotere il corpo come se fosse colpito da 20 mitragliatrici” (Wilde, 2019). È vero? Onestamente non lo so. Ma non ci vuole molto a trovare performer che pubblicizzano “fisting anale”, per esempio, “slap pussy (con una cintura o un paddle)”. È quindi ragionevole supporre che il pubblico degli spettacoli privati in webcam comprenda uomini che trovano eccitante la violenza reale e performativa.
Non meno preoccupante è il fatto che OnlyFans e il webcamming spesso presentino donne o camgirl fatte per sembrare bambine sessualmente disponibili. Una fonte raccomanda alle modelle di vestirsi con un “vestito da scolaretta” per le loro foto profilo, con un testo che recita: “Mi dispiace non aver ancora fatto i compiti. Per favore, non punitemi troppo” (Harding, 2012). Oppure posano con un “equipaggiamento da sculacciata”, dicendo: “Sono stata una ragazza cattiva”. I clienti maschi hanno chiesto alle performer di recitare un ruolo di incesto, di comportarsi come la loro “mamma” e di abbracciare un orsacchiotto succhiandosi il pollice (Baxter, 2013; Marsh, 2016). Al contrario, alcuni uomini vogliono che le performer li guardino mentre sono seduti in una culla vestiti con un pannolino o mentre si fanno la pipì addosso indossando mutandine da donna. In Confessioni di una Cam Girl, Sally XXX ha ricordato un uomo la cui fidanzata sarebbe morta. Voleva darsi piacere mentre guardava Sally masturbarsi, vestita con un copricapo da sposa. Per un altro cliente si è versata addosso fagioli cotti nella vasca, una richiesta non rara nota come “sploshing”.
Queste performance online non mostrano la piena umanità o l’autenticità di una donna. OnlyFans e il webcamming permettono agli uomini di esigere che le donne si vestano, si spoglino e agiscano secondo i desideri del patriarcato, che spesso combinano la sessualità con la violenza e l’infanzia.